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Terzo ed ultimo appuntamento estivo delle visite narrative poetiche e sensoriali. La struttura è la stessa delle precedenti: un punto di ritrovo e partenza da San Martino del Carso, due brevi interventi poetici e parte finale con il pubblico invitato a partecipare entrando in contatto fisicamente con la natura che circonda i luoghi prescelti per la passeggiata. Oggetto dell’ultima visita saranno il percorso da San Martino del Carso al Monte Brestovec e la sua cannoniera, una serie di gallerie realizzate dall’Esercito Italiane nel 1917 pensate per controllare una vasta zona del Carso posizionando pezzi di artiglieria nascosti alla vista degli austriaci. I momenti “sensoriali” verranno guidati da un attore il quale inviterà gli spettatori a mettersi in una condizione di sicurezza personale e a chiudere gli occhi, espandendo le proprie capacità sensoriali ad ascoltare i suoni dell’ambiente, della voce, della musica, degli effetti e dei silenzi. I visitatori verranno invitati toccare con le mani la presenza fisica di strutture o elementi naturali che si ricollegano a momenti specifici di narrazione o di poesia, e a sensazioni che provengono dall’ambiente naturale. Il tema uomo-natura è estremamente importante in opposizione al tema uomo-macchina che la Grande Guerra esprimeva. La chiusura degli occhi è fondamentale anche per sottrarsi ad una dimensione visiva paesaggistica attuale che non corrisponde alla realtà storica come Ungaretti testimonia quando torna negli anni ’60; le parole dell’attore saranno la guida perché ogni ascoltatore possa evocare nella propria mente una realtà diversa. Le musiche e gli effetti sono composizioni originali elettroniche, eseguite dal vivo tramite computer: il loro scopo è creare atmosfere e stati d’animo che collegano, sottolineano, rinforzano e sostengono la drammaturgia e i momenti sensoriali nella sola postazione centrale.